E dopo il comunicato emesso dall’ufficio stampa della Salernitana col quale si rassicura i tifosi circa la notizia della condanna del patron Danilo Iervolino per corruzione emersa su diversi quotidiani, che la vicenda è del tutto estranea alla società granata, che continuerà il suo lavoro a pieno regime e affermato la solidarietà di tutti i membri della Salernitana a Iervolino con la consapevolezza della sua innocenza esce l’intervista sul giornale ” Il Rifirmista” rilasciata da Iervolino, sbigottito e incredulo per la condanna per corruzione.
I fatti risalgono al 2019 e si afferma siano legati alla assunzione come docente presso la Pegaso di A.R., parente della segretaria del Ministero del Lavoro.
La motivazione non è ancora uscita, afferma il legale del patron. La si attende per preparare la difesa.
La condanna chiesta dal PM Woodcock che riguarda l’inchiesta Pegaso è a 4 anni con la pena accessoria di non poter contrattare con la P.A., per analogo periodo.
Iervolino, nella sua intervista afferma la sua estraneità ai fatti. ” Non mi sono mai recato in vita mia al Ministero del Lavoro e non ho mai avuto alcun interesse in quella sede. È surreale essere condannato per una assunzione nella mia azienda privata” E circa il magistrato Woodcock, PM nella indagine, precisa ” Sono stato indagato per più di dieci imputazioni, i procedimenti si sono conclusi sempre con archiviazione. Una vera persecuzione durata 4 anni. Ho dovuto vendere la mia azienda e lasciare Napoli proprio a causa di queste vicende” E alla domanda” La sua causa civile contro il magistrato Woodcock crede abbia influito sulla sentenza” risponde:”Si ho una causa civile contro di lui iscritta a ruolo, spero però che quella non abbia influenzato il giudizio del PM.
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