di Giuseppe Barbato
“Come ti senti amico, amico fragile. Se vuoi potrò occuparmi un’ora al mese di te”, così cantava un grande genoano come Fabrizio De André. La Salernitana è l’amico fragile di questa serie A: segna il gol più veloce del campionato, incanala la partita sul binario che vuole e anche dopo il pari di Retegui crea pericoli. Poi arriva l’episodio che conferma l’enorme fragilità e debolezza di questa squadra: un fallo di mano ridicolo, prima ancora che stupido, di Lovato. Da lì in poi il Genoa si prende la partita e la conduce al 90° senza fare sforzi. L’inferno esiste solo per chi ne ha paura: in Serie A così si sente solo la Salernitana. Peggio della sconfitta solo il lancio di oggetti verso i giocatori avversari.
La cronaca. Salernitana in vantaggio dopo 87 secondi: Simy gestisce benissimo una palla a metà campo e lancia la ripartenza. Palla a Candreva che serve Bradaric in sovrapposizione, il croato va a rimorchio per Martegani che trova l’angolo alto. Dopo il vantaggio la Salernitana continua ad aggredire alto, il Genoa prova a superare la pressione per distendersi in velocità. Il Genoa si fa vivo con Malinovskiy su azione d’angolo ma il suo sinistro è smorzato, Ochoa blocca tranquillo. Il Genoa pareggia con Retegui: grande azione dei rosso-blu con scambio perfetto del trio d’attacco. L’argentino si libera di Gyomber e batte Ochoa con un gran sinistro sotto la traversa. Dopo il gol Retegui viene colpito da uno snack lanciato dagli spalti. Dopo il pari il Genoa continua a spingere, soprattutto a sinistra. Una buona chance ce l’ha Spence, stoppato in area da Pierozzi.
La Salernitana fa fatica a costruire, con Simy costantemente sovrastato dagli avversari. Riesce a rifarsi viva dopo il 20° con Candreva: la conclusione più pericolosa è al 24°, vicino al vertice sinistro dell’area: fuori di poco. Nei minuti successivi è il Grifone a posizionarsi nella metà campo avversaria, senza però creare pericoli. Il primo giallo del match è per Frendrup che interviene in ritardo su Bradaric. Buona occasione per Simy, lanciato da Candreva con un cucchiaio favoloso: Martinez lo anticipa e Retegui spazza la palla vagante. Un minuto dopo chance per il Genoa: cambio gioco di Malinovskiy per Badelj che crossa per Retegui, il colpo di testa è debole. D’Angelo invita Tchaouna e Candreva a scambiare di posizione, con Basic che si sgancia. Da una buona giocata del croato si crea un pericolo: Spence all’ultimo anticipa Candreva che aveva scelto il tempo di inserimento.
Al 44° ancora uno scambio di qualità Gudmundsson-Retegui. Sulla palla di ritorno Lovato anticipa e sventa il pericolo. Il recupero si apre con il giallo per Badelj, ancora per fallo su Bradaric. Il recupero si chiude con un corner tagliato sul primo palo, Maggiore trova l’anticipo di testa e Martinez para d’istinto: la successiva, bellissima, conclusione di Martegani è interrotta dal duplice fischio di Orsato. Il secondo tempo si apre con gli stessi 22. Nei primi minuti della ripresa la Salernitana tiene il possesso, il Genoa aspetta e riparte. Al 52° Simy ha la palla buona a centro area ma si fa stoppare da Bani in scivolata. Al 56° rigore per il Genoa per fallo di mano assurdo di Lovato: Gudmundsson non sbaglia, nonostante la respinta di Ochoa con la mano di richiamo.
Alla ripresa del gioco la Salernitana attacca bene e Tchaouna viene steso da Bani a un centimetro dall’area di rigore: giallo per il difensore genoano. Candreva sfonda la traversa sulla punizione seguente. Nei minuti seguenti la Salernitana si lancia ancora di più in attacco, il Genoa attende sornione. Una ripartenza si vede al 67° con Gudmundsson che cerca l’imbucata centrale, respinta da Pierozzi in angolo. Una seconda ce l’ha Strootman, che prova ad approfittare di un errore macroscopico di Gyomber: Lovato sventa. Subito dopo c’è il primo cambio per le due squadre: dentro Kastanos e fuori Basic per la Salernitana, dentro Thorsby per Vogliacco per il Genoa che passa a 4. Il Genoa prende coraggio e il controllo del match col passare dei minuti.
D’Angelo tenta un doppio cambio: escono Tchaouna e Lovato, quest’ultimo bersagliato dai fischi, per Ikwuemesi e Zanoli. L’unico effetto immediato è l’espulsione di un componente della panchina. Secondo giro di cambi per ribaltare la squadra: escono Bradaric, infortunato, e uno stanco Martegani; entrano Łęgowski e Daniliuc. La squadra è totalmente sbilanciata in attacco ma non produce pericoli, il Genoa gestisce senza alcun affanno. Gilardino prova a gestire inserendo Ekuban per Strootman. I pericoli veri arrivano al minuto 89°: azione insistita nella trequarti genoana. Candreva imbuca per Kastanos che tira: Martinez respinge. Subito dopo Maggiore sfiora il gol di testa su cross di Pierozzi. Nei cinque minuti di recupero non succede nulla. Il Genoa fa festa all’Arechi.
TABELLINO
SALERNITANA (4-3-2-1): Ochoa; Pierozzi, Gyomber, Lovato (75° Zanoli), Bradaric (83° Daniliuc); Martegani (83° Łęgowski), Maggiore, Basic (68° Kastanos); Candreva, Tchaouna (75° Ikwuemesi); Simy. A disposizione: Fiorillo, Costil, Daniliuc, Bronn, Sambia, Łęgowski. All. D’Angelo
GENOA (3-5-2): Martinez; Vogliacco (70° Thorsby), Bani, Vasquez; Spence, Malinovskiy, Strootman (87° Ekuban), Badelj, Frendrup; Gudmundsson, Retegui. A disposizione: Leali, Sommariva, Fini, Papadopoulos, Cissé, Haps. All. Gilardino
Arbitro: Orsato di Schio. Assistenti: Vivenzi-Ceccon. IV ufficiale: Fourneau. Var: Mazzoleni-Paterna.
Gol: Martegani al 2°, Retegui al 13°, Gudmundsson al 58°
Ammoniti: Frendrup al 29°, Badelj al 46°, Bani al 60°, Vogliacco al 70°, Martinez al 90°
Recupero: 1°, 5°
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